SME - SCUOLA MEDIA DI CAMIGNOLO
         (ampliamento e ristrutturazione)

Mappali
N° 3 - 29 - 164 RFD, Zona Riva, Camignolo

Progetto   2003 - 2006
Progettista   Arch. Renzo Molina - Bellinzona

Esecuzione   2006 - 2009
Direzione lavori   Arch. Ernesto Bolliger - Bellinzona

Committente
Repubblica e Cantone del Ticino
Sezione della logistica - Bellinzona

Cubatura SIA 416
mc. 16'176 edifici nuovi
mc. 18'733 edifici esistenti

Ingegnere civile
Ing. L. Montorfani & Co SA - Grancia

Ingegnere elettrotecnico
Elettroprogetti SA - Camorino

Ingegnere RVCS
Ing. Marco De Carli - Locarno

Specialisti
IFEC Consulenze SA - Rivera (minergie)
Ing. Mauro Bianchi - Riva San Vitale (antincendio)

Siti correlati
http://www.smcamignolo.ti.ch

Relazione del progettista Arch. Renzo Molina

Rispettare e ispirare
Nella scuola il colore delle superfici e degli arredi è spesso il casuale risultato di stratificazioni successive, deciso dagli applicatori che negli anni si sono alternati e dalle diverse forniture. Un ulteriore e non secondario scopo del “progetto colore nella scuola” è di individuare un modo per incrementare il rispetto e la cura degli edifici e delle attrezzature da parte degli allievi. Con i colori delle facciate e degli interni, si può sdrammatizzare l’immagine legata alla tipologia della scuola e offrire a chi entra un ambiente d’ispirazione fantastica.
Noi e il colore
Il colore incute più rispetto che la superficie grigia del nudo cemento. Il colore, in quanto energia, fattore espressivo e culturale è in grado di coinvolgere tutti i processi vitali, fisiologici, neurologici, psicologici.
Piazza per tutti
Con il recente ampliamento si è composto il fronte ovest d’accesso principale al Centro scolastico edificando due nuovi edifici (la palestra doppia e l’aula magna con le aule speciali) collegati a formare un grande portale d’entrata e una piazza, quale zona di ricreazione per la scuola e per il tempo libero della popolazione della regione.
Un percorso porticato attraversa tutto il Centro, collega le due strade comunali, e accompagna nel suo sviluppo la distribuzione dei quattro fabbricati (due esistenti e due nuovi), la piazza, i campi da gioco e le aree verdi alberate di recinzione.
Trasparenza in aula
All’interno, i corridoi e le scale distribuiscono le aule e gli spogliatoi della palestra con atri vetrati a doppia altezza e balconate. Particolare cura è stata dedicata alla trasparenza, alla luce e ai colori come fatto di gioia e di stimolo psicopedagogico partendo dal presupposto che la maturazione dei giovani non avviene solo attraverso i libri e l’insegnante, ma anche dal rapporto critico con l’ambiente, lo spazio, il colore, la luce e che la qualità degli spazi genera una pulsione alla variazione, una pulsione alla fantasia ed all’emozione. La trasparenza e l’utilizzo del colore ha anche lo scopo di diminuire quella saturazione psichica all’ambiente che ricade sui giovani costretti per molte ore in uno spazio.
Bando al grigio
All’esterno i nuovi edifici sono rivestiti con grandi lastre in fibrocemento colorate, secondo un concetto cromatico a tre colori (azzurro chiaro, azzurro scuro e il giallo come elemento decorativo e di riferimento alla stessa tinta dei porticati e degli atri interni); l’azzurro parte dall’effetto dominante della visione panoramica del verde circostante attraverso le vetrate e il porticato.
Il tentativo di dare dei colori ai corridoi, alla palestra e all’aula magna della nuova scuola parte dall’aspirazione di rompere il diktat degli spazi bianchi o grigi, tipici solitamente degli edifici scolastici, dove la cromaticità è poco ammessa, e dove nelle aule si considera, a mio modo di vedere erroneamente, l’assenza di colore stimolante per la concentrazione.
Entrare nelle aule e nella palestra, passando prima per gli atri luminosi colorati in giallo e poi per i corridoi è come uscire di nuovo all’aperto. Già l’ingresso dell’edificio conduce l’allievo dolcemente dall’esterno all’interno.