TRASFORMAZIONE EX ALBERGO SORRISO
IN CENTRO RESIDENZIALE PER ALCOLISTI
Mappali
N° 2 - 749 RFD, Zona Baraccone, Cagiallo
N° 126 - 480 RFD, Zona Tesserete, Tesserete
Progetto
1993 - 1995
Esecuzione
1995 - 1997
Committente
Fondazione Servizio Ticinese di Cura dell'Alcolismo
Via Trevano 6 - Lugano
Cubatura SIA 216
mc. 7'171
Superficie del terreno
ST mq. 1'833
Superficie Edificata
SE mq. 664
Superficie Utile Lorda
SUL mq. 1'734
Collaboratori
Massimo Trofino
Francesca Beatrizotti
Andrea Ricciardi
Roberta Cannessa Lingria
Emilio Frick
Ingegnere civile
Ing. Giani & Prada SA - Lugano
Ingegnere elettrotecnico
Gianfranco Ghidossi SA - Lugano
Ingegnere RVCS
Visani & Talleri - Lugano
Siti correlati
http://www.ingrado.ch/alcologia/!/fondazione
http://www.ingrado.ch/centro-residenziale
Relazione
Il Servizio
Ticinese di Cura dell’Alcolismo ha acquistato nell’aprile del 1994 la proprietà
dell’ex Albergo Sorriso composta dallo stabile principale, nel quale vi era
l’Albergo Sorriso vero e proprio, e dallo stabile adiacente dove erano stati
ricavati dei piccoli monolocali.
In questi due
edifici era stato allestito il primo progetto di trasformazione in centro
stazionario riabilitativo per alcolisti, approvato sia dal Dipartimento delle
Opere Sociali che dall’Ufficio Federale delle Assicurazioni Sociali.
Dopo un sopralluogo
con i vari responsabili e appurata la possibilità di acquistare anche lo
stabile retrostante l’albergo, si è intravista la possibilità di organizzare
meglio i contenuti richiesti dal programma per il Centro Stazionario
Riabilitativo, completo di spazi di lavoro dalle dimensioni sufficienti per
rapporto alla capienza dello stabile abitativo.
Si è subito
provveduto a modificare e a migliorare il progetto ed in questo ambito ci si è voluti porre il seguente obiettivo: dimostrare che anche con un
capitale ridotto, data l’intenzione del committente di recuperare al massimo
il capitale investito nell’acquisto degli edifici, si può fare della buona
architettura.
Si è trattato di eseguire dei piccoli ma significativi
interventi.
- In primo luogo si è riordinata la
singolarità di ogni edificio, separandoli formalmente l’uno dall’altro, ma
nello stesso tempo ricucendoli con degli elementi neutri che enfatizzano i
contenuti differenti di ogni singolo stabile.
Si sono inseriti gli spazi abitativi,
amministrativi e di terapia nello stabile centrale, gli appartamenti protetti
ed i servizi esterni nello stabile adiacente ed infine gli spazi di lavoro
negli stabili annessi.
- È stata data una corretta espressione alle
facciate di ogni singolo edificio, secondo il loro ordine gerarchico
d’importanza ed esprimendo soprattutto i loro contenuti. Per questo motivo si è
proposta l’espressione classica per lo stabile centrale così da rappresentare
correttamente i suoi contenuti abitativi, amministrativi e di terapia; il
mantenimento del carattere leggermente rurale dello stabile adiacente in modo
da evidenziare il ritmo di una serie di locali contigui dai contenuti diversi
per i servizi esterni, quali il Servizio di Aiuto Domiciliare, la Cancelleria
Comunale con la sala del Municipio, l’Antenna Alice e gli appartamenti protetti
con entrata indipendente; da ultimo il carattere artigianale/industriale degli
stabili annessi che meglio rappresenta i contenuti degli spazi di lavoro e più
precisamente la falegnameria e l’officina meccanica.
- Si è inoltre optato per la riorganizzazione
armoniosa ed unitaria dello spazio esterno in modo di riqualificarlo e dare una
connotazione rappresentativa ed invitante al pubblico che fa capo alle varie
attività contenute nel gruppo di edifici.
Si è ridisegnato il limite verso la strada con
un muro ritmato, al quale vengono addossate 5 pergole e viene concluso con la
pensilina d’entrata. In questo modo si è garantita una certa privacy per gli utenti
del Centro Stazionario Riabilitativo ma si è anche voluta garantire un’apertura
verso l’esterno, grazie all’inserimento dei vari servizi esterni che vengono
frequentati regolarmente dalla popolazione di Cagiallo e dei comuni limitrofi.
- Per il resto si è operata una riorganizzazione
degli spazi interni nel modo più razionale possibile per l’uso specifico
dell’intera struttura, con degli interventi dettati da scelte intelligenti dei
vari materiali di finitura, così da ottenere degli spazi accoglienti e dal
carattere comunque decoroso, malgrado si sia insistito sul risparmio.
Mi sembra si possa affermare che la
coniugazione fra gli interventi innovativi e gli interventi conservativi sia riuscita.
Non vanno dimenticate le enormi difficoltà riscontrate durante le varie fasi di lavoro, quali: i vincoli
dettati dall’Ufficio Federale delle Assicurazioni Sociali per quanto concerne
il dimensionamento dei locali secondo le direttive AI, l’inserimento di un lift
nella struttura esistente dello stabile centrale e l’inserimento della cucina
al piano cantina, dettato dalla funzionalità secondo l’organizzazione e la
destinazione dei locali ricavati all’interno dell’edificio. Questa scelta si è ulteriormente complicata a
causa della presenza dell’acqua di falda nel sottosuolo che ci ha costretti ad
eseguire un’impermeabilizzazione completa dei locali interrati, con un
conseguente aumento dei costi.
Anche le strutture portanti esistenti sono
purtroppo risultate sottodimensionate dal profilo statico, costringendoci ad
intervenire con l’inserimento di varie putrelle in acciaio nelle solette in
legno in modo da garantire la stabilità della struttura, ovviamente con un
ulteriore supplemento di costo rispetto a quanto inizialmente preventivato.
Queste difficoltà hanno causato anche il ritardo di alcuni mesi nella consegna
del nuovo Centro Stazionario Riabilitativo rispetto ai programmi iniziali. I
lavori sono iniziati nel mese di settembre 1995 ed il centro è diventato
operativo da metà maggio 1997.
Il Centro Residenziale può accogliere da un
minimo di 21 a un massimo di 30 pazienti in cura stazionaria e da 4 a 6 utenti
in post-cura negli appartamenti protetti.
Il costo globale dell’intera
operazione ammonta a Fr. 5'350'000.--, suddivisi in Fr. 2'000'000.-- per
l’acquisto degli edifici (di cui Fr. 370'000.-- quale costo del terreno) e Fr.
3'350'000.-- per gli interventi di trasformazione e ristrutturazione.
In costo medio di ca. 560.-- Fr/mc è da considerare basso
rispetto ad edifici analoghi e costruiti nello stesso periodo in Ticino, quali ad esempio
le case per anziani.