RELAZIONE
Il terreno è situato nel Comune di
Giubiasco, presso Bellinzona, si affaccia lungo la Strada Cantonale proveniente
dallo svincolo della autostrada Chiasso Bellinzona, a 150 metri dalla piazza
centrale di Giubiasco.
La sua collocazione urbanistica è
particolare perché al confine tra due zone con normativa differente.
Tutto il
terreno interessato al progetto è compreso nella zona centrale con le sue
regole di densità e distanze che permettono di costruire a confine, ma un lato
è sulla linea di divisione con una zona a più bassa densità dove le costruzioni
devono essere tenute distanziate dai confini.
A complicare tali norme, quattro sono
i punti principali che hanno condizionato la progettazione: 1) sul lato rivolto
alla strada cantonale non si potevano affacciare le finestre dei soggiorni e
delle camere da letto ma solo quelle di bagni e cucine, 2) l'ingresso carraio
con servitù di passaggio alla proprietà posteriore e contemporaneamente ai
piani a parcheggio del condominio, doveva mantenere uno spazio libero di 5x5,50
e alto minimo 4 metri per facilitare l'accesso alla Cantonale, 3) il piano
terreno che fronteggia la Cantonale doveva prevedere un porticato libero al
passaggio su tutto il fronte profondo 2,50 metri, 4) l' edificio non poteva
superare i 14 metri di altezza di gronda.
Rispettando tutti questi vincoli, e
riuscendo ad utilizzare quasi tutto il volume edificatorio, è stato impostato
un corpo di fabbrica ad “elle” di 5 piani e 8 metri di larghezza.
Il piano
terreno comprende sul fronte della
Cantonale il porticato, il passo carraio, un negozio, l'ingresso a scala e
ascensore e sul retro il primo piano
di parcheggi coperto da giardino pensile
utilizzato dai 2 alloggi al primo piano. Il secondo piano di parcheggi, cantine
e servizi tecnici, è accessibile dal primo con un montamacchine e collegato a
scala e ascensore principali.
Questi alloggi come gli altri tre
piani superiori prevedono cucina e servizi sulla Cantonale e sul lato nord ,
lasciando i due lati interni della “elle” alle portefinestre di soggiorno e
camere da letto che così possono godere della presenza del giardino pensile e
di una ampia vista libera sulla vallata. Un
grande balcone collega le due ali interne ed è accessibile dai soggiorni
e da camere e cucine.
Dalla forma particolare della
costruzione si è pervenuti all'idea di contestualizzare dove possibile il
disegno e i materiali con le costruzioni circostanti.
Così per le facciate sulla Cantonale,
quella a nord e una testata verso l'interno (i lati esterni della ”elle”),
essendo prevalentemente piene rispetto alle piccole finestre dei servizi e
cucine, è stato adottato il listello di cotto. Il rivestimento del sistema di
isolamento termico “a cappotto” ha permesso di realizzare la gronda di
copertura a filo facciata evitandone lo sporto e realizzando quindi un disegno
del volume edilizio pulito ed essenziale. Queste due facciate sono divise dal
corpo scale e ascensore in cemento armato a vista e parete continua di
vetrocemento.
Per le facciate dei lati interni della
“elle”, come richiamo alle costruzioni fronteggianti, si è optato per pareti
intonacate color grigio chiaro unite da un largo balcone con montanti e
parapetti in lamiera stirata in acciaio ed alluminio. Questa tipologia di
rivestimento invece richiede una maggior protezione alle intemperie, per cui si
è optato per un classico sporto di gronda.
La testata a filo confine con il
vicino è stata realizzata, per ragioni tecniche, con 4 pilastri rettangolari
verniciati color ardesia per l'altezza del passo carraio e con la parte superiore
in pareti prefabbricate rivestite con pannelli di alluminio dello stesso
colore. I pilastri circolari del porticato, sempre nell’ottica di una
essenzialità del disegno vengono mantenuti in c.a. a vista.
Una nota particolare va alla scelta
del rivestimento in listello di cotto. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad
un restringersi dei limiti imposti dalle normative sul risparmio energetico
degli edifici.
A seguito di ciò, quella che era la caratteristica distintiva
del nostro Studio di Progettazione, l’utilizzo del classico mattone paramano in
cotto (nei formati 6x12x24 e 12x12x24), ha dovuto subire una modifica.
L’utilizzo sempre maggiore di sistemi
di isolamento termico “a cappotto” ci hanno indirizzati quindi verso quel tipo
di rivestimento che meglio riprende la caratteristica estetica del mattone
pieno paramano. Il listello in cotto qui utilizzato, di basso spessore e del
tipo sabbiato, viene inoltre posato “a correre” e non “sfalsato” come nella
tradizione costruttiva del “vero muro in mattoni”. Questo fondamentalmente per
due ragioni: una estetica, che porta il volume costruito ad assumere un aspetto
più moderno, e l’altra, di carattere costruttivo, che porta ad evidenziare così
la realtà della costruzione. Si rende evidente cioè che si tratta di un
rivestimento e non di una muratura tradizionale, pur mantenendo in sé i
vantaggi di resistenza alle intemperie e di “solidità” estetica dell’intera
costruzione.
Studio
Zenoni