RRG - RESIDENTA ALLA ROTONDA A GIUBIASCO

Mappale
N° 617 RFD, Via Monte Ceneri, Giubiasco

Progetto   2011 - 2014
Progettisti   Zenoni Architetti Associati - Milano

Esecuzione   2015 - 2017
Direzione lavori   Arch. Ernesto Bolliger - Bellinzona

Committente
MPMG SA, Maggia - Giubiasco

Cubatura SIA 416
mc. 6'410

Superficie del terreno
ST mq. 584

Superficie Edificata
SE mq. 503

Superficie Utile Lorda
SUL mq. 1'318

Ingegnere civile
Ing. Antonio Mignami - Solduno

Collaboratore
Alessio Torre

Ingegnere elettrotecnico
Elettro Celio SA - Giubiasco

Ingegnere RVS
Tecnoprogetti SA - Camorino


RELAZIONE
Il terreno è situato nel Comune di Giubiasco, presso Bellinzona, si affaccia lungo la Strada Cantonale proveniente dallo svincolo della autostrada Chiasso Bellinzona, a 150 metri dalla piazza centrale di Giubiasco. La sua collocazione urbanistica è particolare perché al confine tra due zone con normativa differente.
Tutto il terreno interessato al progetto è compreso nella zona centrale con le sue regole di densità e distanze che permettono di costruire a confine, ma un lato è sulla linea di divisione con una zona a più bassa densità dove le costruzioni devono essere tenute distanziate dai confini. A complicare tali norme, quattro sono i punti principali che hanno condizionato la progettazione: 1) sul lato rivolto alla strada cantonale non si potevano affacciare le finestre dei soggiorni e delle camere da letto ma solo quelle di bagni e cucine, 2) l'ingresso carraio con servitù di passaggio alla proprietà posteriore e contemporaneamente ai piani a parcheggio del condominio, doveva mantenere uno spazio libero di 5x5,50 e alto minimo 4 metri per facilitare l'accesso alla Cantonale, 3) il piano terreno che fronteggia la Cantonale doveva prevedere un porticato libero al passaggio su tutto il fronte profondo 2,50 metri, 4) l' edificio non poteva superare i 14 metri di altezza di gronda.
Rispettando tutti questi vincoli, e riuscendo ad utilizzare quasi tutto il volume edificatorio, è stato impostato un corpo di fabbrica ad “elle” di 5 piani e 8 metri di larghezza.
Il piano terreno  comprende sul fronte della Cantonale il porticato, il passo carraio, un negozio, l'ingresso a scala e ascensore e sul  retro il primo piano di  parcheggi coperto da giardino pensile utilizzato dai 2 alloggi al primo piano. Il secondo piano di parcheggi, cantine e servizi tecnici, è accessibile dal primo con un montamacchine e collegato a scala e ascensore principali.
Questi alloggi come gli altri tre piani superiori prevedono cucina e servizi sulla Cantonale e sul lato nord , lasciando i due lati interni della “elle” alle portefinestre di soggiorno e camere da letto che così possono godere della presenza del giardino pensile e di una ampia vista libera sulla vallata. Un  grande balcone collega le due ali interne ed è accessibile dai soggiorni e da camere e cucine.
Dalla forma particolare della costruzione si è pervenuti all'idea di contestualizzare dove possibile il disegno e i materiali con le costruzioni circostanti. Così per le facciate sulla Cantonale, quella a nord e una testata verso l'interno (i lati esterni della ”elle”), essendo prevalentemente piene rispetto alle piccole finestre dei servizi e cucine, è stato adottato il listello di cotto. Il rivestimento del sistema di isolamento termico “a cappotto” ha permesso di realizzare la gronda di copertura a filo facciata evitandone lo sporto e realizzando quindi un disegno del volume edilizio pulito ed essenziale. Queste due facciate sono divise dal corpo scale e ascensore in cemento armato a vista e parete continua di vetrocemento.
Per le facciate dei lati interni della “elle”, come richiamo alle costruzioni fronteggianti, si è optato per pareti intonacate color grigio chiaro unite da un largo balcone con montanti e parapetti in lamiera stirata in acciaio ed alluminio. Questa tipologia di rivestimento invece richiede una maggior protezione alle intemperie, per cui si è optato per un classico sporto di gronda.
La testata a filo confine con il vicino è stata realizzata, per ragioni tecniche, con 4 pilastri rettangolari verniciati color ardesia per l'altezza del passo carraio e con la parte superiore in pareti prefabbricate rivestite con pannelli di alluminio dello stesso colore. I pilastri circolari del porticato, sempre nell’ottica di una essenzialità del disegno vengono mantenuti in c.a. a vista.
Una nota particolare va alla scelta del rivestimento in listello di cotto. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un restringersi dei limiti imposti dalle normative sul risparmio energetico degli edifici.
A seguito di ciò, quella che era la caratteristica distintiva del nostro Studio di Progettazione, l’utilizzo del classico mattone paramano in cotto (nei formati 6x12x24 e 12x12x24), ha dovuto subire una modifica.
L’utilizzo sempre maggiore di sistemi di isolamento termico “a cappotto” ci hanno indirizzati quindi verso quel tipo di rivestimento che meglio riprende la caratteristica estetica del mattone pieno paramano. Il listello in cotto qui utilizzato, di basso spessore e del tipo sabbiato, viene inoltre posato “a correre” e non “sfalsato” come nella tradizione costruttiva del “vero muro in mattoni”. Questo fondamentalmente per due ragioni: una estetica, che porta il volume costruito ad assumere un aspetto più moderno, e l’altra, di carattere costruttivo, che porta ad evidenziare così la realtà della costruzione. Si rende evidente cioè che si tratta di un rivestimento e non di una muratura tradizionale, pur mantenendo in sé i vantaggi di resistenza alle intemperie e di “solidità” estetica dell’intera costruzione.

Studio Zenoni